Giovedì 4 novembre 2004, il collettivo PRINT (hacklab/laboratorio di informatica popolare), e PASSION (collettivo d'azione libertaria) hanno lanciato un appello per un'azione di sostegno a Indymedia, contro la repressione attualmente operata dalle polizie svizzera, statunitense e in Particolar modo italiana, nei suoi confronti. L'azione era volta sia a far pressione in maniera diretta sul governo italiano, tramita l'occupazione Della sua rappresentanza locale, sia ad informare i/le passanti sulla rete Indymedia, e sulle gravi Minacce che pesano sulle iniziative di informazione antagonista (vedi l'invito a manifestare -1-). Alle ore 13,30, una ventina di persone si è riunita davanti al consolato italiano, al 64 di rue Vannerie a Digione. Una targa metallica, nella quale erano incastonati due dischi rigidi rossi e Neri recava la scritta "Volete i nostri dischi ? in faccia, ve li diamo!", è stata inchiodata sulla Porta del consolato, al fine di rendere visibile a visitatori, visitatrici e passanti, con l'esibizione Di questo vergognoso trofeo, le pratiche repressive dello stato italiano. Una gabbia contenente un computer con il logo di Indymedia è similmente stata sistemata davanti Al consolato, per illustrare la messa a tacere delle reti di informazione indipendente. Uno striscione con la scritta "Contro la censura di Indymedia" è quindi stato spiegato, e distribuiti Numerosi volantini informativi (-2) ai/alle passanti, come pure degli adesivi con la scritta "Per l'FBI e le polizie del mondo intero: non toccate i nostri dischi rigidi" (-3-). Pannelli esplicativi sono stati appesi ai muri della strada allo scopo di presentare l'inziativa Indymedia ai/alle curiosi/e. Dopo un'ora di manifestazione e di discussioni, malgrado la pioggia, i/le manifestanti si sono uniti per occupare i locali del consolato, per esigere che fax di protesta fossero inviati al governo italiano. Nella corte interna dell'edificio, essi hanno tuttavia trovato chiusa la porta, con un avviso che Annunciava la chiusura straordinaria dei locali per quello stesso giovedì 4 novembre. Che coincidenza! Precisiamo che il consolato italiano di Digione è stato regolarmente teatro di manifestazioni ed occupazioni, come reazione a campagne di criminalizzazione e repressione condotta dal governo italiano di questi ultimi anni (dai fatti di Genova, in particolare). Si presume Che l'annuncio della manifestazione sia stato la cusa di quella insolita chiusura! La manifestazione si è quindi disciolta poco prima delle ore 15, lasciando presso il consolato un Trofeo saldamente appeso, insieme a uno schermo Indymedia e ad alcuni manifesti all'ingresso. La nostra libertà d'azione e d'informazione dipende dalla nostra visibilità e dai rapporti di forza Che sapremo creare nei confronti dei governi e delle loro polizie. Speriamo che questa manifestazione sarà seguita da altre inziative di questo tipo, e mettiamo a disposizione dei gruppi Interessati l'insieme del materiale da noi prodotto per l'occasione: comunicati, pannelli, striscioni, manifesti. Utilizzate a piacere i seguenti links, contattateci! print@squat.net | http://print.squat.net/move.html#imc-italie [1] http://print.squat.net/docs/appel-action_IMC-Dijon-20041104.txt [2] http://print.squat.net/docs/tract-action_IMC-Dijon-20041104.pdf [3] http://print.squat.net/docs/Stickers-IMC-FBI-fr.pdf